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A domanda, lecita, rispondiamo.

Rispondiamo con questo articolo, alla domanda posta dalla giornalista Loredana Lipperini che potete trovare a questo link –> Lipperatura

Facciamo un po’ di chiarezza.

Chi è Gemma Edizioni?

Intanto, non è una casa editrice a pagamento.

Perché, cosa fa un Editore a pagamento?

Un Editore a pagamento chiede agli autori “un contributo” per la pubblicazione e distribuisce i ricavi della vendita dei libri in percentuale, quando presente, molto spesso minima per l’autore. Può chiedere denaro o acquisto di copie. Tante, a un autore solo.

Perché la nostra casa editrice non può intendersi come a pagamento?

Per avere un quadro completo, bisogna specificare i due ambiti di intervento della nostra casa editrice.

  1. Il primo riguarda l’operato di una giovane casa editrice indipendente non a pagamento che sceglie gli autori che vuole pubblicare, li segue e conferisce loro una percentuale di guadagni sulle vendite SENZA CHIEDERE ALCUN CONTRIBUTO Né IN DENARO Né IN COPIE.
  2. Il secondo riguarda la collaborazione con gli Istituti Scolastici.

Nell’ambito della collaborazione con gli Istituti scolastici, esistono due possibili casi. Il primo riguarda la collaborazione SENZA ALTERNANZA SCUOLA LAVORO; il secondo, i percorsi di ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO che Gemma Edizioni offre in maniera GRATUITA e che sono inseriti nella collaborazione.

Caso uno:

Collaborazione (che NON rientra nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro).

Cosa offre Gemma Edizioni?

La cura di un’edizione che la scuola decide di pubblicare. Favole per bambini (Scuole dell’infanzia e Scuole Primarie) o raccolte di racconti (Scuole di primo o secondo grado).

Cosa vuol dire “cura”?

Vuol dire che la scuola consegna alla casa editrice i contenuti che faranno parte della pubblicazione. La casa editrice, avvalendosi dei suoi collaboratori (editor, correttori di bozze, grafici e impaginatori) restituisce alla scuola il libro corretto, impaginato, graficamente pulito, insomma finito e completo in duecento copie, provvisto di Codice ISBN.

Le scuole che SCELGONO di aderire si impegnano semplicemente ad acquistare un numero minimo di 200 copie del prodotto finito. Le scuole hanno facoltà di decidere in maniera autonoma se utilizzare i fondi d’Istituto per l’acquisto delle 200 copie suddette, oppure organizzare presentazioni del loro libro atte alla vendita dello stesso, in modo da rientrare della somma impiegata. Quindi praticamente l’operazione per le scuole può essere considerata a COSTO ZERO. Anzi la scuola riceve la possibilità di far nascere un libro speciale, quello scritto dai propri alunni, dai propri studenti.

La casa editrice inoltre, dona una parte dei proventi ricavati dalla pubblicazione di ogni volume, pari ad un minimo di € 400,00 alla scuola, che può decidere se devolvere ad una onlus di propria fiducia, oppure reinvestire in progetti scolastici destinati ai ragazzi. Bonus che aumenta se la scuola acquista un numero maggiore di libri. Per 300 copie infatti il bonus previsto è di € 700,00. Per le ulteriori successive 100 copie acquistate direttamente dalla scuola, la stessa riceve uno sconto percentuale pari al 30% in modo che, dopo aver effettuato la vendita delle copie, possa avere dei fondi da utilizzare in ulteriori progetti scolastici destinati ai ragazzi (sono nati laboratori teatrali, sono stati effettuati viaggi di istruzione, sono state comperate 100 termocoperte per gli abitanti di Amatrice (Clicca qui), è stata finanziata la ricerca sul cancro attraverso l’AIRC o la ricerca sulle malattie rare con l’AIRFA, giusto per fare qualche esempio).

Potete trovare, cliccando qui le DEVOLUZIONI effettuate fino ad ora.

A curare l’intero progetto ci sono professionisti del settore che editano, correggono le bozze, si occupano della realizzazione grafica della copertina, impaginano.

Poi ci sono le spese di stampa. Gemma Edizioni stampa in Italia, scelta condivisa anche da altre case editrici, che decidono di NON stampare all’estero. Noi decidiamo di stampare dove i lavoratori sono tutelati (stampare in Cina o in Polonia riduce anche del 50% i costi di stampa, ma questa è un’altra storia).

Caso due:

Collaborazione con gli Istituti Scolastici (entro la quale può inserirsi l’alternanza scuola-lavoro).

Come si inseriscono i percorsi di Alternanza scuola lavoro oggi in discussione e cosa offre Gemma Edizioni?

Offriamo 100 ore certificate tra formazione e lavoro sul campo assolutamente GRATUITE a 28/30 studenti a volume, affinché siano in grado di curare in maniera professionale l’edizione che la scuola decide di pubblicare.

Qual è la differenza rispetto al caso uno?

Premesso e ribadito che in questa sezione stiamo discutendo di Istituti Scolastici che stanno collaborando con la Casa Editrice per la redazione di un libro della scuola, nel caso uno è la casa editrice ad occuparsi della Cura della pubblicazione; nel caso due i vari professionisti di Gemma Edizioni formano i ragazzi affinché siano in grado, adeguatamente monitorati, di ideare e curare l’edizione di un libro, trasformando la classe in una vera e propria redazione editoriale. Questa è l’unica differenza.

Come funziona la formazione in alternanza della nostra Casa Editrice?

I ragazzi vengono divisi in ruoli a seconda delle loro attitudini: scrittori, editor, correttori di bozze, impaginatori, grafici, traduttori, giornalisti, fotografi, addetti all’ufficio stampa, comunicazione, marketing, videoproduzioni. Possono occuparsi della pubblicazione del libro scritto dai loro compagni di scuola, oppure curare la pubblicazione di altri istituti scolastici aderenti ai progetti di Gemma Edizioni (se la Scuola, come detto sopra, non ha in corso alcun rapporto con la casa editrice per la redazione di un libro). Abbiamo avviato anche progetti con Istituti Comprensivi e alla pubblicazione degli stessi si sono dedicati i ragazzi in alternanza scuola lavoro. Lì il percorso, soprattutto per i Licei Scienze Umane, diventa esperienza diretta di insegnamento e quindi davvero molto attinente all’indirizzo di studio che i ragazzi hanno scelto. Il progetto piace ai ragazzi, ai docenti, alle famiglie perché dà loro modo di impiegare il loro tempo prezioso in un’esperienza altamente formativa.

Ma è possibile fare alternanza scuola-lavoro con Gemma Edizioni anche senza l’intento, da parte dell’Istituto scolastico, di pubblicare un libro della scuola?

Ma certo che sì! L’alternanza scuola-lavoro è una pratica gratuita, ci sembra scontato ribadirlo. Se una scuola è intenzionata a far fare Alternanza scuola-lavoro ai propri studenti con la nostra casa editrice, ci contatta e si stende un piano formativo che prevede il tutoraggio dei ragazzi su altre pubblicazioni. In questo caso, quindi, non stiamo parlando di Istituti Scolastici che collaborano con la Casa Editrice per la redazione di un libro della propria scuola.

Oltre ai percorsi fatti avvalendosi delle classiche figure professionali presenti all’interno di una casa editrice, abbiamo inserito persino degli incontri con degli psicologi, sessuologi, pedagogisti perché, vista la grande opportunità che abbiamo di lavorare insieme ai ragazzi (3.200 nello scorso anno scolastico e ci siamo messi a disposizione in questo per accoglierne 5.000), abbiamo voluto porre l’accento su un tema molto discusso e che li riguarda da vicino: bullismo, cyberbullismo, educazione all’affettività. Poco c’entra, potrebbe sembrare, con la scrittura di un libro e la sua successiva pubblicazione. Avete ragione, ma siamo un’azienda che opera nella cultura di formazione e quindi sentiamo la Responsabilità della crescita di questa nostra società.

Se vogliamo un mondo migliore, occorre costruirlo.

Noi ci siamo.

Ora torniamo al dubbio posto dalla gentilissima Loredana:

Perché la scuola deve pagare le 200 copie che si impegna ad acquistare nel momento in cui aderisce al nostro progetto?

La domanda, posta in questi termini, riguarderebbe unicamente l’adesione dell’Istituto Scolastico al “Progetto scuole” della casa editrice (che non c’entra nulla con l’alternanza scuola-lavoro).

Per non riportarne di nuovo il funzionamento, rimandiamo al punto 2 del comunicato “Collaborazione con gli istituti scolastici”.

Se poi la scuola che aderisce al progetto di cui sopra decide di fare anche alternanza scuola lavoro, quest’ultima si inserisce nell’ambito della collaborazione tra l’Istituto Scolastico e la Casa Editrice per la redazione di un libro della scuola. Il fine della collaborazione è questo, non è l’alternanza.

Quello su cui si sta puntando l’attenzione è dunque il caso in cui un istituto scolastico, che desidera pubblicare un libro della scuola avvalendosi dei nostri servizi editoriali, vuole al contempo fare alternanza scuola lavoro con noi. Proviamo ora a rispondere alla sua domanda in tutte le sue possibili declinazioni.

Di quale scuola stiamo parlando?

1. Di una scuola (qualunque essa sia, primaria, secondaria di primo e secondo grado) che vuole pubblicare il libro della scuola e si avvale dei nostri servizi.

In questo caso “la scuola deve pagare le 200 copie che si impegna ad acquistare nel momento in cui aderisce al nostro progetto” perché si tratta di un servizio offerto (cura, redazione e stampa della bozza iniziale) a fronte di un compenso (con tutte le dovute precisazioni del caso, prima esposte).

2. Di una scuola che vuole pubblicare un libro della scuola e che vuole fare anche alternanza scuola lavoro con noi.

In questo caso si parla di un servizio offerto (la redazione delle 200 copie) a fronte di un compenso, esattamente come nel primo caso. L’ alternanza scuola lavoro (la formazione OFFERTA ai ragazzi sui “mestieri del libro”) non ha alcun costo ulteriore per la scuola. Il fine della collaborazione con l’Istituto scolastico non è quindi l’alternanza, ma la redazione finale del libro che la scuola sceglie di pubblicare.

3. Di una Scuola che vuole fare alternanza scuola lavoro con la casa editrice senza che vi sia l’intenzione di pubblicare un libro della scuola.

In questo caso la risposta è: non deve acquistare le 200 copie, quindi non deve alcun compenso alla casa editrice perché non sussiste alcun contratto di prestazione del servizio (spiegato prima) e i ragazzi fanno semplicemente alternanza scuola lavoro (secondo le forme e i contenuti prima esposti).

Quindi, per tornare alla domanda iniziale:

Perché la scuola deve pagare le 200 copie che si impegna ad acquistare nel momento in cui aderisce al nostro progetto?

Perché SCEGLIE di usufruire della professionalità che la nostra casa editrice è in grado di offrire, certa del risultato (le 40 pubblicazioni effettuate fino ad ora ne sono testimonianza).

La scuola SCEGLIE di pubblicare un libro che sarà affermazione e in seguito ricordo, del passaggio di alunni ed insegnanti all’interno dello stesso istituto.

La scuola si impegna, scegliendo, di far parte dei nostri progetti, di acquistare, a libro finito, un numero minimo di 200 copie.

SCEGLIE, non c’è obbligo alcuno.

Per concludere il concetto: nel caso in cui la scuola voglia intraprendere un percorso di Alternanza scuola lavoro con la nostra casa editrice, può farlo in maniera totalmente gratuita, occupandosi del libro della propria scuola o anche di altre pubblicazioni (guide turistiche commissionate dai Comuni, libri di Favole commissionati dagli Istituti comprensivi, pubblicazioni di altri Istituti Superiori, ecc).

Detto questo, possiamo comprendere bene i dubbi sollevati dalle modalità di erogazione dell’alternanza.

 

La legge 107/2015, la cosiddetta Buona Scuola voluta dal Governo Renzi, ha stabilito che tutti gli studenti delle scuole superiori, a prescindere dall’ordine e dal grado, debbano svolgere un percorso professionalizzante sperimentando il lavoro in una vera e propria azienda.

Purtroppo, come spesso accade in Italia, ci sono stati casi sporadici nei quali tale percorso è diventato sinonimo di perdita di tempo, frustrazione quando non sfruttamento vero e proprio dei ragazzi. Purtroppo “fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce”.

Bene, con noi non accade nulla di tutto questo.

Gli studenti che partecipano al percorso con Gemma Edizioni acquisiscono una lunga serie di esperienze legate al mestiere dell’editore, competenze che vanno dalla selezione dei testi fino all’editing, all’impaginazione, all’ideazione di un progetto grafico, alla creazione di una campagna di marketing e, infine, alla vendita delle copie frutto del loro lavoro.

I nostri ragazzi, cioè, simulano, supportati in ogni passaggio da tutor professionisti, il lavoro che si svolge in una vera casa editrice in maniera del tutto gratuita. Nel senso che nessuno studente che voglia partecipare al nostro progetto deve sborsare di tasca sua un singolo euro. Ma non solo, i libri che producono i nostri ragazzi non sono libri qualunque, ma sono scritti dai loro compagni di scuola, che – anche loro senza sborsare un soldo – possono diventare a loro volta degli autori e muovere i primi passi in un mondo spesso popolato da aziende che speculano sulle velleità.

Di fatto, quindi, che siano autori o studenti in alternanza, tutti i ragazzi svolgono il percorso in maniera assolutamente gratuita.

Anche dal punto di vista degli Istituti Scolastici (sia che facciano i percorsi di alternanza con la casa editrice, sia che partecipino al “progetto scuola” che nulla ha a che vedere con l’alternanza), a conti fatti, il percorso è del tutto gratuito. Anzi, ci correggiamo, visto che più del quindici percento della somma che Gemma Edizioni percepisce viene offerto in beneficienza a una ONLUS a scelta della scuola, quando non alla scuola stessa.

Potenzialmente, ogni istituto può guadagnare collaborando con noi.

E lei dirà: ma le scuole che vogliono pubblicare devono comprare 200 copie!

In realtà sì, ma in pratica no.

Le scuole che aderiscono al “Progetto scuola” della casa editrice (che nulla ha a che vedere con l’alternanza) mantengono assoluta libertà di disporre delle copie consegnate.

Possono regalarle, donarle o rivenderle in occasione di incontri, presentazioni o fiere.

Per le scuole che vogliono pubblicare un libro della scuola e che vogliono fare anche alternanza scuola lavoro con noi per esempio, parte del percorso prevede proprio che gli stessi studenti si diano da fare per vendere queste copie organizzando – come hanno fatto e fanno ovunque – manifestazioni, incontri nelle librerie, presentazioni nelle biblioteche e, come è accaduto in una scuola di Seregno, persino spettacoli teatrali!

Ma se, scandagliate tutte le possibili strade, a conti fatti, anche per le scuole il percorso è del tutto gratuito, su chi ricade il costo del progetto scuola (che non è l’alternanza scuola lavoro, sia ben chiaro)?

Be’, su chi acquista il libro!

Ma se allora vendere libri a potenziali lettori vuol dire fare editoria a pagamento, allora, editori a pagamento lo sono tutti!

Ma non solo: Gemma Edizioni poi ha pubblicato anche alcuni dei racconti più belli sia informato ebook che in formato cartaceo, senza ovviamente chiedere alcun contributo agli autori e ha organizzato un concorso nazionale aperto e gratuito a cui hanno partecipato tutti gli autori che nelle varie scuole hanno collaborato a Selfie di Noi. (#SelfieDiNoiIlMeglioDi).

La vincitrice, una ragazza di appena diciassette anni ha vinto un premio di ben € 1.000,00 (Articolo)  Si chiama Flavia Seghieri e frequenta l’I.I.S. “Ettore Majorana” di Capannori provincia di Lucca; 2° posto per Elena Bifolchi, dei Licei “Poliziani” di Montepulciano in quel di Siena che porta a casa € 500.00; 3° posizione per Natalia Elia dell’I.I.S. “Alessandrini” di Vittuone provincia di Milano con € 300,00 (Articolo). Quarta classificata Paola Procida con il premo guria popolare di € 200,00.

Grazie ai nostri progetti molti giovani hanno avuto la possibilità di sperimentarsi e di scoprirsi Talenti.

Addirittura tre di loro sono diventati Autori di Gemma Edizioni: Elena Lucia Grussu (Articolo), del Liceo Classico La Farina di Messina, Andreea Simionel (clicca qui per saperne di più) del Liceo Juvarra di Venaria Reale (Torino) e Andrea Mattei dell’Ettore Majorana di Lucca (Articolo).

È proprio la bontà di questo percorso che ci ha portato a stringere accordi con il MIUR, il quale ha apprezzato la forza, l’intelligenza e la qualità della nostra proposta (qui i dettagli).

Insomma, gentile Loredana, noi riteniamo che Gemma Edizioni non sia affatto una casa editrice a pagamento, ma solo una struttura che in poco tempo ha costruito un progetto che funziona, che aiuta a scoprire talenti e che fornisce ai suoi partecipanti delle incredibili possibilità di crescita.

Se poi si vuole criticare il progetto di Gemma Edizioni per criticare l’alternanza scuola lavoro in quanto tale o la legge 107, be’, questo è un altro discorso che, sinceramente, ci interessa poco.

Per concludere, ringraziando chi è arrivato a leggere fin qui, riportiamo alcuni link di lettere scritte in questo nostro anno di lavoro da studenti ed insegnanti che hanno abbracciato i nostri progetti, certi che leggere dalle loro parole i risultati che siamo riusciti ad ottenere, riesca a fugare ogni dubbio sull’onestà e sulla trasparenza che contraddistingue La casa editrice Gemma Edizioni e ogni suo singolo componente.

Gloria Leonardi studentessa del Liceo La Farina di Messina su Orizzonte Scuola –> Articolo

Professoressa Maria di Maglie Dirigente del Liceo De Sanctis-Galilei di Manduria (Taranto) –> Articolo

Professoressa Eliana Sormani del Liceo Parini di Seregno (Monza Brianza) –> Articolo

Favole di Cioccolata a Lecce –> Articolo

Professoressa Laura Scotti I.I.S. Alessandrini – Vittuone (Milano) –> Articolo

Francesco Spagnolo  Liceo Vincenzo Lilla – Francavilla Fontana (Brindisi) –> Articolo

#Legga33 Regaliamo libri — Articoli

 

Gemma GemmitiA domanda, lecita, rispondiamo.
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