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Presentazione “Piccolo inventario dei saluti” alla Libreria Universitas

Venerdì 9 luglio 2021, a Sora, presso la Libreria Universitas, abbiamo presentato, insieme all’autrice Carla Corsi il libro “Piccolo inventario dei saluti”.

In questa occasione, Carla Corsi ci ha raccontato per la seconda volta la sua Agata, l’Agata che lei ha immaginato e che ci ha donato attraverso le pagine del suo romanzo.

Ci ha parlato di maternità, una maternità che può essere difficile, che può portare con sé dolore e che ci costringe, alle volte, a fingere una contentezza che un evento con un tale impatto emotivo, non può portare.

La sua Agata fugge, se ne vergogna, ma la sua Agata non è altro che una delle tante mamme, reali e tangibili, che avrebbero voluto fuggire, che agognano una comprensione di cui spesso sono prive. Perché a oggi, ci dice Carla, essere mamma vuol dire avere un dono. E così deve essere. Nient’altro è concesso. Con il suo libro, Carla dà una voce a tutte coloro che, purtroppo, non hanno vissuto la maternità ideale e, spinte da una società che accetta solo “l’appropriato”, se ne vergognano.

Carla ci parla inoltre di essere umani, quelli a trecentosessanta gradi, fatti di luci e di ombre, fragili, spesso spezzati, spesso alla disperata ricerca di qualcuno che dica: “Tranquillo, non sei sbagliato, sei umano”. Proprio come Agata, proprio come ciascuno di noi. Ci parla del bisogno di sentirsi umani e, al contempo, della bellezza di esserlo.

Carla chiude la presentazione leggendo un estratto del proprio romanzo. Un estratto che, in effetti, ne è l’essenza.

Vorrei non ti arrendessi all’aridità emotiva, che rende tutto facile, ma anche tutto spoglio e sterile. Vorrei che restassi umana e sofferente, quando necessario. Perché l’imperturbabilità e il distacco non possono essere mai considerati opzioni. L’interesse, per farsi ponte, per accogliere l’altro, è in realtà un nostro compito, da cui nessuno dovrebbe considerarsi sollevato. Tanto meno io, Nina”.

Per questo, la sua è una storia di condivisione. D’altronde, come si suol dire: mal comune, mezzo gaudio.

Ed è proprio così: non essere soli nel proprio dolore fa soffrire di meno e un libro che permetta di soffrire meno, è senz’altro un libro più che valido.

Ringraziamo Anastasia Copettari, la nuova tirocinante dell’Università degli studi Roma Tre, entrata da poco a far parte dello staff di Gemma Edizioni, per la stesura dell’articolo.

Per acquistare il libro, clicca su: PICCOLO INVENTARIO DEI SALUTI

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