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L’isola che c’è.

Non immaginavamo fosse davvero possibile eppure esiste un luogo bagnato dal mare dove tutti sono felici.
Non è solo la brezza marina ad averci conquistato. Il clima che si respira all’IIS “Apicio Colonna Gatti” di Anzio è un clima allegro e soprattutto sereno.
Tutti sono liberi di essere quel che vogliono essere.

Tutti sono liberi di cercarsi sperimentandosi.

Ecco allora che le diversità (benedette perché sinonimo interno di unicità) diventano un valore da condividere, qualcosa che permette di arricchirsi.
Mi sono interrogata in tutta la splendida mattina passata lì l’8 giugno scorso, su chi fosse il “colpevole”. Cercavo Peter Pan, Wendy, i bambini sperduti, Trilly, ma di ali non c’era traccia e la polvere magica che fa volare era esperienza in amore.
Sì perché, ne siamo profondamente consapevoli, per fare determinati lavori non bastano le preziose competenze acquisite in anni di studi.

A quelle tocca aggiungerci il cuore.

Tutto continua a ruotare nella parola “insieme”, come sempre.

Ed ecco che Maria Rosaria, dirigente illuminata, diventa vento nelle vele di un vascello brillante.

A governare la nave docenti, assistenti e operatori che riescono non solo a non lasciare indietro nessuno, ma a non pensare neanche di muovere un passo se non sono certissimi che tutti siano pronti a partire.
C’è magia, anche se loro sorridono se glielo chiedi.
La magia ha tanti nomi in quella grande casa che è la scuola di Anzio.

La magia ha tanti volti, occhi che sorridono, talenti in esplosione.
C’è Marzia della cooperativa Cassiavass di Roma che da decenni si occupa di inclusione e ha gli occhi accesi quando ne parla.

C’è Sara della cooperativa Spazio Libero di Alatri (forse lei è Trilly perché un po’ le somiglia) che fa ogni giorno del suo lavoro una missione.

Ce lo raccontano davanti a una tavola imbandita di ogni ben di Dio preparato dalle sapienti mani dei professori e dei ragazzi e servito con emozione e competenza.
Una meravigliosa mattinata nella quale studenti e studentesse hanno potuto condividere le numerosissime esperienze che la loro scuola è stata in grado di offrire loro. Il progetto Ippocampo, la sistemazione della Biblioteca, lo sport, il progetto dedicato a Willy Monteiro Duarte, sono solo alcune di queste opportunità insieme al libro di ricette pubblicato con noi di Gemma Edizioni che ci ha permesso di conoscere questa realtà e di esserne grati alla vita.

In quella scuola ha camminato spesso il professore Giuseppe Truini, amico prezioso che tanto ha dato anche alla nostra casa editrice e che è venuto a mancare in un indimenticabile giorno di febbraio.
Ha camminato e forse ogni tanto ancora è lì, in quest’isola che c’è, ad insegnarci che un mondo migliore, più equo e a misura di individuo, è possibile.

Chissà se è stato lui che da lassù ha unito i nostri passi.

Mi piace crederci.

Madre Teresa affermava di sentirsi una matita nelle mani di Dio. Mi sono più volte interrogata sulla sua esistenza senza riuscire mai a darmi una risposta. Quel che so è che alcune volte mi sento semplicemente un colore, perché il disegno già c’è.

Sono questi incontri, fortuiti e intensi, che lasciano un segno nel sentire dentro.

Tratti a matita, preludio di nuove strade da inventare e poi percorrere per creare legami che ci facciano scoprire quanto bella sia la vita se accanto a te c’è qualcuno di speciale.

Gemma Gemmiti.

Qui le foto della presentazione FOTO

Qui le prime 20 pagine del libro da leggere gratuitamente APICIO Oltre il Gusto

E con questa pubblicazione che ci ha permesso di devolvere alla scuola € 400,00 (che ha subito reinvestito in libri!!!) arriviamo a una devoluzione complessiva di € 52.000,00 (Qui tutte le DEVOLUZIONI).

Per partecipare ai nostri progetti scrivici a info@gemmaedizioni.it

Gemma GemmitiL’isola che c’è.
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