Tre sono i plessi nei quali l’8 giugno scorso è stato presentato il terzo volume della raccolta “Favole di Cioccolata” dell’Istituto Comprensivo Diso. Prima tappa ad Andrano, poi è stata la volta di Castro e poi di Marittima. Cittadine stupende.
Mille colori alle pareti, palloncini festosi in questi Istituti posti come una pennellata di Sole sul tacco del nostro Stivale.
C’è gioia nelle loro parole incontenibili, c’è emozione su quelle dita che seguono la lettura riga dopo riga; c’è stupore, tanto stupore, mentre sfogliano quelle pagine e si rendono conto del loro sogno avverato.
Dare la possibilità ai bambini di avvicinarsi al libro sentendosi protagonisti, consoliderà in loro l’amore per le emozioni scritte e continueranno nella vita ad essere lettori insaziabili.
Lo vediamo nei loro occhi e nelle loro mani che divorano quell’inchiostro sorridendo e ci speriamo davvero!
Grazie a questa pubblicazione è stato possibile donare parte dei proventi della Casa Editrice nella misura di € 400,00 all’A.I.R.F.A. onlus, Associazione Italiana per la Ricerca sull’Anemia di Fanconi e altre € 400,00 all’Istituto Comprensivo stesso, che utilizzerà per progetti scolastici destinati ai propri alunni.
All’interno del loro libro c’è anche una favola scritta con Comunicazione Aumentativa Alternativa, lettura per immagini, per poter permettere anche alla piccola Liliana Martella di poter essere parte attiva di questo progetto di scrittura. Grazie all’aiuto della sua orgogliosissima insegnante, c’è riuscita alla grande.
Ad oggi, il termine “integrazione” scolastica è stato ormai racchiuso e sostituito dal termine “inclusione”, intendendo con questo il processo attraverso il quale il contesto scuola, attraverso i suoi diversi protagonisti (organizzazione scolastica, studenti, insegnanti, famiglia, territorio) assume le caratteristiche di un ambiente che risponde ai bisogni di tutti i bambini e in particolare dei bambini con bisogni speciali.
E’ infatti attraverso il lavoro sui contesti, e non soltanto sui singoli individui, che si promuove la partecipazione sociale e il coinvolgimento delle persone in difficoltà, nonostante i loro specifici problemi.
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Sono loro, i bambini, la Favola più bella.