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#Legga33 Il libro che è diventato Cura

Roma, Pavia, Varzi, Reggio Emilia, Parma, Napoli, Lecce fino ad arrivare persino oltreoceano nell’ospedale di Aguascalientes in Messico.

Sì perché #Legga33 ha portato Cura e Sorrisi come non immaginavamo.
Siamo alla prima edizione e possiamo senz’altro affermare che è stato un successo.
Ce lo hanno detto i volontari delle associazioni che hanno Donato la propria voce all’evento.
Le prime nostre tre pubblicazioni lette ad alta voce dentro ai reparti di molti ospedali e poi donate alle biblioteche presenti nelle strutture.
Ce lo hanno detto anche i pazienti ed i loro parenti. Molti infatti quelli che ci hanno scritto anche in privato per ringraziarci.

Un libro, se letto con Amore, può essere cura.

 

Noi abbiamo messo i libri, voi l’amore. La Cura è venuta da sé.
Grazie davvero di ❤.

Grazie a: – Associazione SOV Sostenitori Ospedale di Varzi grazie alla splendida Marisa Bravi
Grazie agli amici di V.I.P. PARMA ONLUS che operano sulle strutture di Parma, nell’Ospedale Maggiore di Parma (geriatria) e l’ospedale di lunga degenza di San Secondo (PR), in case di riposo e in una cooperativa di disabili
Grazie all’associazione Koiné-insieme con l’ammalato i nostri testi sono stati letti anche in tre presidi ospedalieri: C.T.O, Primo policlinico, Secondo policlinico a Napoli. Il nostro grazie speciale alla Sig.ra Renata Casella
Grazie agli amici di VIP Roma clownterapia i nostri testi sono arrivati anche negli ospedali capitolini: Bambino Gesù, Policlinico Umberto I° e Fondazione Santa Lucia.
Grazie all’associazione ” Casina dei bimbi Onlus ” presente negli ospedali di Reggio Emilia, Modena e province in ben 4 strutture diverse.
Grazie all’Associazione Genitori onco-ematologia pediatrica “Per un sorriso in più” onlus di Lecce. Grazie alla professoressa Ada Colagiorgio che si è interessata personalmente del tutto. 
Grazie a Claudia Mora che ha tradotto i nostri testi e li ha letti ai piccoli pazienti dell’Ospedale di Aguascalientes in Messico.
“Legga 33 è una bellissima iniziativa nazionale, che consiste nell’allietare i malati ospedalieri con alcune letture. Un esempio di come la cultura possa essere utile in concreto, non solo cibo per l’anima ma anche occasione di incontro e di condivisione. Che sia condividere le riflessioni sui brani appena letti, oppure utilizzare il pretesto della lettura per una chiacchierata, l’obiettivo è alleviare un po’ la solitudine di chi versa in una condizione di disagio, distraendolo per un attimo dalle preoccupazioni, e nel contempo diffondere il piacere di leggere e di scrivere. Entrambi due piccoli miracoli”.
Valeria Merli
“Marisa Bravi mi ha chiesto se avessi voluto leggere in corsia dei brani per l’iniziativa Legga33. Ho risposto subito sì, mi piace leggere, non l’avevo mai fatto in ospedale, ma è stata una bellissima esperienza. Valeria Merli ed io siamo entrate un po’ titubanti, timorose di poter disturbare chi è ricoverato per farsi curare. Poi l’incredibile: persone che ti chiedono di rileggere il brano, chi ti chiede una fotocopia del racconto, chi ti fa sedere sul letto e ti ascolta attenti, dicendoti che hai reso bene il racconto. Si, è stata un’esperienza incredibile e molto,molto piacevole. Grazie per avermi chiamato a leggere”.
Sara Ghiozzi
Gemma Gemmiti#Legga33 Il libro che è diventato Cura
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