Vittorio-Arrigoni.jpg

Possono le idee sopravvivere alle persone? Restiamo Umani.

, senza ombra di dubbio.

Ne sono testimonianza tangibile tutte le candele che in questo giorno, 15 aprile 2017, splendono nelle case di chi a quelle idee ci crede ancora.

“Restiamo Umani” è un grido, una preghiera, è la potenza che continua anche se Vittorio Arrigoni ha smesso di pronunciarle  in una notte ingiusta di sei anni fa a Gaza.

E’ il 13 Aprile del 2011: Vittorio Arrigoni, attivista e pacifista italiano, viene sequestrato a Gaza da un commando terrorista che chiede, per la liberazione, il rilascio immediato dal carcere dello sceicco salafita Abu al Walid al Maqdisi.

Trenta ore di tempo, per accogliere le richieste dei sequestratori. Vittorio viene barbaramente ucciso prima della scadenza dell’ultimatum.

Chi era Vittorio Arrigoni, perché era a Gaza, quali erano gli ideali che lo muovevano?  Con interviste del 2009, all’indomani dell’operazione “Piombo Fuso”, documenti e filmati esclusivi, Crash racconta la storia di un attivista convinto, un blogger che attraverso la rete testimoniava quotidianamente quello che succedeva nella striscia di Gaza anche durante i bombardamenti, uno spirito critico che era scomodo a tutti. 
Per ricordare la vita e la morte di un ragazzo che non si stancava mai di ripetere il suo credo: restiamo umani.

“E’ morto come Cristo per un popolo marltrattato” queste le parole del vescovo di Gerusalemme che celebra i funerali.

qui il servizio di Crash RAI

Gemma GemmitiPossono le idee sopravvivere alle persone? Restiamo Umani.
Condividi questo post