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Bussando alle porte del cielo.

Ognuno ha un suo modo per affrontare vita, prove e difficoltà.

E ci sono modi bellissimi, come quello che sto per raccontarvi.

Ha 18 anni Alessandro Carbone e deve affrontare l’esame di maturità all’istituto d’istruzione superiore “Corbino” di Contursi Terme.

Alle sue spalle uno striscione: “Su qualunque strada e in qualunque cielo, comunque vada non ci perderemo mai”.

E’ per Valentino Sozzo, un giovane studente di Campagna e suo compagno di classe, deceduto a seguito di un incidente da cross nel 2013.

Ha una chitarra in mano ed una voglia di riscatto che comprendiamo benissimo, purtroppo, e dopo aver esposto la tesina ai docenti, incentrando la discussione sul senso della vita legato alla figura di Bob Dylan, ha iniziato a suonare e cantare.

Proprio una docente, Tina di Marino, ha ripreso Alessandro mentre cantava e suonava la canzone per l’amico e ha poi pubblicato il video sul suo profilo Facebook il 29 giugno scorso. In un attimo le immagini sono diventate virali trasformando Alessandro in un “compagno di classe da sogno, che tutti vorrebbero avere data la sua sensibilità e dolcezza nel ricordare l’amico Valentino con un gesto così nobile”.

“Knocking on heaven’s door” “Bussando alle porte del cielo”, con voce ferma ha incantato compagni, docenti e tutti quelli che hanno potuto sentirlo in quei minuti che ricorderà per sempre.

Non so se il suo bussare lassù lo abbiano sentito in verità, quel che so, e ne sono certa, è che è entrato, senza bisogno di bussare, nel cuore di chi, anche attraverso uno schermo, lo ha ascoltato.

Poco importa se ha preso solo 64; ringraziando il cielo, non è attraverso i numeri che si misura il valore di un uomo.

 

 

Gemma GemmitiBussando alle porte del cielo.
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